1a tappa – Perpignan (Roussillon)

Il Roussillon: la terra dei quattro grenache

Tra il mare e la montagna, il Roussillon è un territorio con un rilievo estremamente vario e un clima caldo e soleggiato, favorevole alla cultura della vite. Autentico anfiteatro aperto sul Mediterraneo a est, è delimitato da tre massicci: le Corbières a nord, i Pirenei con il monte Canigou a ovest e gli Albères a sud. Il Roussillon è ricco della diversità dei suoi suoli come dimostrano le sue 14 DOC e 2 IGP.

La grenache occupa un posto importante nei vigneti del Roussillon. È un vitigno alla ricerca di calore e secchezza che ama le lunghe giornate calde e le notti fresche per raggiungere lentamente la maturità; è per questo che ha trovato naturalmente un posto d'elezione nel Roussillon ed è qui che si è diversificato maggiormente, dato che troviamo tutta la famiglia del Grenache. In origine, era esclusivamente Grenache nero, ma a poco a poco si sono sviluppate le forme grigie e bianche. Oggi rappresenta circa il 31% della superficie del vigneto. Adattato ai terroirs, si trova vinificato in vini bianchi, rossi, rosati e nella famiglia dei vini dolci naturali.

Un quarto vitigno, derivato dal Grenache nero, si è stabilito nel Roussillon: il Lledoner Pelut. È relativamente simile al suo cugino Grenache nero, sia per quanto riguarda le sue caratteristiche e attitudini, ma anche a livello organolettico.

Il Grenache nero è usato oggi in 4 DOC Vins Doux Naturels (Banyuls, Banyuls Grand Cru, Maury e Rivesaltes), 9 DOC Vins Secs (Collioure, Côtes du Roussillon, Côtes du Roussillon Villages e denominazioni di comuni, e Maury sec), e 2 IGP (Côtes Catalanes e Côte Vermeille). Le uve Grenache grigie e bianche, un tempo riservate all'elaborazione dei vini dolci naturali, portano oggi la loro tipicità mediterranea ai vini bianchi dei migliori cru del vigneto del Roussillon.

IL ROUSSILLON E I SUOI VINI DOLCI NATURALI

Il Grenache è il vitigno principe per l'elaborazione dei Vins Doux Naturels, spesso mescolato con il Macabeu. È utilizzato nella composizione di tutte le dOC VDN, tranne il Muscat de Rivesaltes. I vini dolci naturali, nati nel Medioevo e la cui scoperta del loro processo di elaborazione (mutage) è attribuita ad Arnaud de Villeneuve nel 1285, sono parte integrante delle ricchezze del Roussillon e costituiscono un patrimonio unico. Testimoni della storia, portatori dell'anima dei viticoltori, questi vini senza tempo e imprescindibili seducono ancora per la loro eleganza e sensualità. I VDN bianchi di colore ambrato hanno aromi che evolvono verso il miele, il caffè e la frutta secca; i rossi hanno profumi di frutta candita e cacao.

RANZI SECCHI

È impossibile parlare del Roussillon senza menzionare i Ranci secchi. Veri tesori del Roussillon, questi vini sono sotto la denominazione IGP (Côtes Catalanes e Côte Vermeille) e beneficiano della menzione "Rancio sec". Hanno attraversato secoli di storia e sono una testimonianza della cultura vinicola del Roussillon. Principalmente ottenuti dal vitigno Grenache, questi vini sono secchi perché tutti i loro zuccheri sono stati trasformati in alcol, e ranzi perché sono maturati in un ambiente ossidativo per diversi anni e hanno semplicemente acquisito un gusto e un sapore particolare: il "rancio". Tostatura, liquirizia, noci, curry, nocciola, frutta secca tostata, brandy ... sono gli aromi che caratterizzano questi vini.

Intervista con Stéphane Zanella, presidente del CIVR

  • Il Roussillon è una terra di Grenache per eccellenza: come si spiega questo rapporto privilegiato?

Il Roussillon è una terra di accoglienza e di passaggio, che si riflette nella diversità dei suoi vini, dei suoi climi e dei suoi terreni. Inoltre, c'è una vasta gamma di vini unici come i vini rancidi e i vini dolci naturali che sono dei veri tesori enologici.

Ciò che unisce i nostri vini è il loro DNA ampelografico, chiaramente ancorato al Mediterraneo. Il Grenache in tutti i suoi colori ci definisce ed è senza dubbio la ragione per cui Grenaches du Monde ha un rapporto speciale con il Roussillon.

  • Il concorso Grenaches du Monde è stato creato nel Roussillon per iniziativa del CIVR: quali sono le sue caratteristiche, qual è la sua attrattiva per i vini che vi partecipano e quelli premiati?
Credo che questa competizione sia un riflesso dei valori del vitigno. L'apertura, l'accoglienza, l'incrocio, la convivenza: tutto ciò che ci manca in questo momento visto il contesto sanitario. Il Grenache e la sua concorrenza sono un meraviglioso vaccino contro la malinconia attuale! Scherzi a parte, il concorso è uno strumento prezioso che segna una data nell'agenda professionale per valorizzare il vitigno e i suoi terroir. Dà a questi vini un'esposizione internazionale che è stata a lungo negata.
  • Questo evento è caratterizzato dalla collaborazione tra le regioni produttrici: come si spiega questa peculiarità?

Questa collaborazione interregionale è unica nel mondo del vino. Ancora una volta, l'evento è un riflesso della varietà dell'uva: è un evento aperto e generoso dove ognuno può contribuire con la sua passione, la sua unicità o la sua differenza.

  • Infine, c'è un vino o una regione particolare che Grenaches du Monde ti ha fatto scoprire?

La lista è lunga. Dai rosati seducenti del Pays d'Oc, alla mineralità dei vini di Cebreros e della Sierra de Gredos, l'eleganza dei vini marchigiani e gli splendidi vini di Châteauneuf du Pape, senza dimenticare la profondità delle Grenaches aragonesi, l'autenticità del Cannonau sardo o la finezza delle Grenaches bianche di Terra Alta, credo che quest'anno ci riserverà ancora molte belle sorprese. Grenache ha tutto, bianco, rosato, rosso, dolce, secco, ranzi, come il Roussillon che è la punta di diamante di questi vini, e che ospiterà quest'anno una delle 4 degustazioni decentrate di Grenaches du Monde.

Viticoltori
Viticoltori
2 300
Cantine speciali
Cantine speciali
417
Cantine Cooperative
Cantine Cooperative
28
Commerciante
Commerciante
30
Superficie
Superficie
19 676 ha
Commercializzazione
Commercializzazione
622 319 hl

Luogo del concorso

Perpignan (Roussillon)